martedì 13 aprile 2010

Lo Zen e l'arte della Manutenzione della Motocicletta


Con questo Chautauqua non mi propongo di aprire qualche nuovo canale di coscienza, ma semplicemente di scavare più a fondo in quelli vecchi, ormai ostruiti dalle macerie di pensieri divenuti stantii e di ovvietà troppo spesso ripetute. L'eterno "Che c'è di nuovo?" allarga gli orizzonti, ma se diventa l'unica domanda rischia di produrre solo i detriti che causeranno l'ostruzione di domani. Mi piacerebbe, invece, interessarmi alla domanda "Che c'è di meglio?", che scava in profondità invece che in ampiezza.

Noi prendiamo una manciata di sabbia dal panorama infinito delle percezioni e la chiamiamo mondo. All'intelligenza classica interessano i principi che determinano la separazione e l'interrelazione dei mucchi. L'intelligenza romantica si rivolge alla manciata di sabbia ancora intatta. Sono entrambi modi validi di considerare il mondo, ma sono inconciliabili.


Un libro bello, profondo e difficile, come solo pochi libri sanno essere. La storia di un viaggio attraverso l'America e attraverso l'universo della conoscenza in sella a una moto, alla scoperta della Qualità della Vita e dell'arte della manutenzione della motocicletta.

Gentle Breeze - Celtic Spirit of Ireland




Irlanda.

If I could turn back the hands of time - R Kelly





.. Funny, funny how time goes by..

...1999, Ero proprio un bambino..

...Già, e ora cosa dovrei essere? Un uomo?..
sabato 10 aprile 2010

Dettaglio



C'e' qualcosa di straordinario nel guardare da vicino, negli occhi, una persona che conosciamo. Da vicino, il viso uniforme e quasi stilizzato che portiamo nella memoria, mediante il quale possiamo in ogni istante assegnare all'individuo un'identita', sconosciuta o conosciuta che sia, si dilata, assumendo contorni quasi soconosciuti e indefiniti. Infiniti dettagli microscopici, decine di muscoli minuscoli che si muovono al solo respiro, rendono il volto, la maschera dell'identita', un panorama sconfinato nel quale perdersi.

Tempo di essere felici - Livefast


Alcuni ogni tanto non scrivono. Sono impegnati a vivere, dicono. Alcuni scrivono solo quando soffrono, quando sono felici non scrivono; quando sei felice –dicono– sei troppo impegnato ad esserlo per aver voglia di perdere tempo a scrivere. Questi qui, poi, quando finalmente non sono più impegnati a vivere o a essere felici e scrivono, quello che scrivono fa quasi sempre cagare. Per via che la scrittura è una femmina fedele ma non cogliona, che a condividere col proprio supposto amante solo i momenti di merda giustamente non ci vuol stare. E basta, il post è finito.

Da : Cloridrato di Sviluppina
lunedì 5 aprile 2010

Sublime


Vi è un'infinità di cose della bella natura, per le quali esigiamo l'accordo dei nostro giudizio con quello di ciascun altro, e, senza molto ingannarci, possiamo anche aspettarlo; ma dal nostro giudizio sul sublime della natura non ci possiamo ripromettere così facilmente il consenso altrui. Pare difatti che, per pronunziare un giudizio su questa eccellenza degli oggetti naturali, sia necessaria una cultura molto maggiore, non soltanto del Giudizio estetico, ma anche delle facoltà conoscitive che vi stanno a fondamento.
Immanuel Kant

L'incontro con il sublime della natura deve indurre l'uomo ad abbandonare l'approccio puramente razionale e lasciarsi trasportare sul piano delle emozioni, del sentimento e dell'immediatezza, senza avvertire in tale abbandono un limite, ma piuttosto un completamento necessario nella ricerca di una Verità finalmente libera e personale.
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