sabato 28 febbraio 2009

Poema V


Affinche' tu possa sentirmi,
Le mie parole
a volte si fanno sottili
come impronte di gabbiani sulla spiaggia.

Una collana, un sonaglio ebbro
per le tue mani soffici come l'uva.

E le guardo lontane le mie parole
piu' che mie sono tue,
e si arrampicano come edera sul mio vecchio dolore.

Si arrampicano cosi' sulle pareti umide,
e tu sei colpevole di questo gioco cruento.

Stanno fuggendo dalla mia tana oscura
tu riempi ogni cosa, tutto quanto.

Prima di te, abitavano la solitudine che tu ora occupi
ed erano piu' avezze di te alla mia tristezza.

Ora voglio che dicano quello que voglio dirti
perche' tu le ascolti come voglio che mi ascolti.

Il vento dell'angoscia e' ancora solito trascinarle,
Uragani di sogni ancora le abbattono a volte
Ascolta altre voci nella mia voce dolorante,
Pianto di vecchie bocche, sangue di vecchie suppliche.
Amami compagna, non abbandonarmi. Seguimi.
Seguimi compagna, in questa ondata di angoscia.

Ma si stanno tingendo del tuo amore le mie parole,
e tu occupi tutto lo spazio, tutto quanto.

Ed io sto facendo di tutte loro una collana infinita,
per le tue mani bianche, soffici come l'uva.

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Para que tú me oigas
mis palabras
se adelgazan a veces
como las huellas de las gaviotas en las playas.

Collar, cascabel ebrio
para tus manos suaves como las uvas.

Y las miro lejanas mis palabras.
Más que mías son tuyas.
Van trepando en mi viejo dolor como las yedras.

Ellas trepan así por las paredes húmedas.
Eres tú la culpable de este juego sangriento.

Ellas están huyendo de mi guarida oscura.
Todo lo llenas tú, todo lo llenas.

Antes que tú poblaron la soledad que ocupas,
y están acostumbradas más que tú a mi tristeza.

Ahora quiero que digan lo que quiero decirte
para que tú las oigas como quiero que me oigas.

El viento de la angustia aún las suele arrastrar.
Huracanes de sueños aún a veces las tumban
Escuchas otras voces en mi voz dolorida.
Llanto de viejas bocas, sangre de viejas súplicas.
Ámame, compañera. No me abandones. Sígueme.
Sígueme, compañera, en esa ola de angustia.

Pero se van tiñendo con tu amor mis palabras.
Todo lo ocupas tú, todo lo ocupas.

Voy haciendo de todas un collar infinito
para tus blancas manos, suaves como las uvas.


Pablo Neruda
Veinte canciones de amor y una cancion desesperada.


E' stato bello ieri ritrovare Neruda. E rileggerlo insieme a Liam, scardinare il marchingegno di figure ed immagini alla ricerca di un senso da inseguire. E la poesia-collage di Liam, ed il mio sogno di una poesia perfetta, la follia dell'amore e l'immortalita' dei poeti.

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